martedì 12 aprile 2011

IV - Il CROCIFISSO DI MONREALE- leggende


 LEGGENDE




Dalle numerose controversie ed interpretazioni relative alle origini storiche del simulacro del SS. Crocifisso, sono sorte molte leggende.
A proposito di leggende sul Crocifisso, si fa qui ricorso al 1° Capitolo del saggio  "La festa del Crocifisso in Monreale" del Prof. Giuseppe Pitrè, famoso studioso di studi e tradizioni popolari.


< Un caro ed egregio giovane...mi diceva: "Questo Crocifisso, ha una avventurosa leggenda.


Una volta, nei tempi antichi, alcuni cristiani delle vicinanze di Palermo, e propriamente di Monreale, di Boccadifalco e di Altarello di Baida s'imbarcarono per andare in Barberia. Erano provvisti di molto denaro e si proponevano di tornare con grandi e preziose mercanzie. Cammin facendo s'incontrarono in una nave turca, il cui equipaggio si baloccava con un Crocifisso capitatogli non si sa donde e come. Scandalizzati a quella profanazione vollero riscattare il Crocifisso, e spesero in esso tutte le somme che possedevano; e tornarono a Palermo; ma nel tornare sorse tra loro questione a chi il Crocifisso dovesse appartenere, e in qual sito si dovesse portare, a Monreale, o a Boccadifalco o ad Altarello però la questione fu subito risoluta di comune accordo: adagiando la statua sopra un carro tirato dai buoi, a' quali si lascerebbe libertà di andare alla ventura senza guida e pungiglioni. I buoi, abbandonati a se stessi, andarono diritto a Monreale, fermandosi nel punto che è ora la Collegiata, ove il Crocifisso venne senz'altro accolto e conservato.

Dicono che esso sia il vero ritratto di G. Cristo, e raccontano che una volta, un alto personaggio, venuto da Alessandria d'Egitto in Monreale e riuscito ad eludere la vigilanza dei custodi della chiesa, appena vedutolo esclamasse sorpreso: E' desso! E'desso! - "Chi? Perchè?" gli chiese uno che gli stava vicino : ed egli, lo sconosciuto: - "Perchè di questo Crocifsso si parla tanto in Alessandria e da tutti si crede che esso sia il solo che somigli davvero a Gesù Cristo."
Dicono pure che sia di legno sottilissimo, e che introducendovi, non solo da qual parte del corpo una fiammella, esso trasparica.
Pertanto non è precauzione che non si usi per conservarlo, qual'è prezioso....>

Ancora un racconto del Pitrè:

"Una vecchietta sui 75 anni, certa Michela, mi ha raccontato: "Un monrealese aveva un giardino di rose, venne a Palermo a vederne, ma non trovò chi ne comprasse, onde s'avviò per andarle a buttare a mare. Quivi un marinaio gliele chiese in cambio di un Crocifisso ch'egli aveva in barca. A quel Crocifisso mancava la testa. Adagiata sopra un carro tirato da buoi, Esso fu portato fino a Monreale, proprio là, ai piedi dell'attuale Collegiata. Chiuso entro una chiesa e riaperto al terzo giorno, fu trovato bello e compiuto con l'espressiva testa che ora ha". 

Ancora oggi la rosa, il fiore principale del giorno del Signore, simboleggia il ricordo dello scambio di questo fiore con quello della scultura del SS. Crocifisso.